OLTRE 300 BAMBINI DEL DONBASS HANNO RICEVUTO IL MATERIALE SCOLASTICO

Charzysk, Gornoe, Zuevka, Zugress, Glubokoe … villaggi sconosciuti sino a qualche tempo fa, villaggi sperduti persino sulla cartina geografica, villaggi dove la vita, dal 2014, è appena ad un filo.

 

La guerra ha sconvolto quelle terre, gli uomini sono andati al fronte o all’estero e le donne ed i bambini sono rimasti, spesso aggrappati alla vita grazie solamente agli aiuti umanitari anche della nostra Associazione.

 

Ma la vita deve continuare. E la vita dei bambini è soprattutto gioco e scuola.

 

Il gioco è subordinato ai bombardamenti, ai cecchini, alle scelte dei “politici” e la scuola si sforza di continuare la propria attività nella normalità.

 

La guerra, oltre che dramma e pericolo, è anche povertà, miseria da non avere le risorse per acquistare un quaderno, una penna, una matita …

 

Quest’anno “Aiutateci a Salvare i Bambini”, grazie anche alle donazioni pervenite, è riuscita a donare ad oltre 300 bambini il materiale necessario a frequentare l’Anno scolastico appena iniziato.

 

Non solo bambini, ma anche tre strutture sociali: Il Centro sociale (orfanotrofio) ed il Centro “Iskra” di Charzysk che accolgono complessivamente una settantina di bambini ed l’Internat di Zugress per bambini disabili, che accudisce oltre 115 bambini.

 

Oltre a ciò i “nostri” quaranta bambini di Glubokoe che abbiamo “adottato” dal 2014

 

In tutto oltre 300

 

La scuola, nelle condizioni di guerra del Donbass come in tutte le altre situazioni di conflitto nel mondo, non solo significa per i bambini proseguire la propria formazione, significa anche e forse soprattutto portare una situazione di normalità nelle giornate contrassegnate dalle notti passate nei rifugi sottoterra, dello studiare al lume di candela, dei ritmi dettati dai frastuoni delle bombe e dal sibilo delle pallottole dei cecchini.

 

Chi salva un bambino salva il mondo intero, il nostro motto. E non solo dalle malattie più gravi o dai postumi del terrorismo. Salvare i bambini dalle condizioni di guerra è anche un nostro obbligo morale.

 

Chiediamo a tutti di sostenerci ancora. Grazie

 

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