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chi salva un bambino salva il mondo intero

CENTO BAMBINI PORTATI VIA DALLA GUERRA

Grande risultato per la nostra Associazione quest’anno.

Grazie ai nostri molti donatori quest’estate abbiamo potuto portare via dalla guerra un centinaio di bambini dalle zone del fronte del Donbass.

Per la quarta edizione di “Un Mare di Pace”, 41 bambini di Glubokoe con i quali abbiamo ormai un rapporto consolidato. Siamo diventati per loro l’unico punto di riferimento e riusciamo ad intervenire in loro favore tutto l’anno. Dalle festività, alla scuola, ai farmaci, alle cure e ai generi alimentari per le famiglie bisognose.

Tutto questo per una comunità coesa e che dal 2014 vive a qualche centinaio di metri dal fronte di guerra. I bambini di Glubokoe hanno trascorso dieci giorni al mare di Anapa, una rinomata località del Mar Nero russo.

Sono stati sedici i bambini di Padre Il’ja che abbiamo inviato al mare di Evpatorija, in Crimea. Padre Il’ja svolge la sua attività pastorale nella città di Donezk e ci aveva chiesto di aiutare questo gruppo di bambini che vivono in famiglie povere dei quartiri esposti al tiro dei cannoni ucraini della città.

Siamo stati felici di poter aiutare anche questo gruppo di bambini che come i loro coetanei non conoscono pace dal 2014.

Oltre a questi due gruppi, nel luglio scorso avevamo lanciato un appello per evacuare dal villaggio di Zajcevo una ottantina di bambini dopo uno dei peggiori bombardamenti dall’inizio della guerra che aveva distrutto cinque case del villaggio e seriamente compromesso la stabilità del locale asilo.

La risposta è stata straordinaria. La somma è stata raccolta in pochi giorni e dopo aver organizzato il soggiorno marino nella città di Jalta (Crimea), un terzo gruppo di 41 bambini (gli altri avevano già trovato soluzioni alternative) ha potuto lasciare il villaggio appena in tempo. Infatti durante le prime due settimane di agosto nuovi pesanti bombardamenti si sono abbattuto sul villaggio causando sia perdita materiali che vittime e feriti fra civili.

Portare al mare questi bambini non è regalare loro una vacanza.

Per questi bambini, molti dei quali non hanno vissuto che in guerra, il mare non è solo vacanza: è assenza di paura, è dormire in un letto normale e non in cantina, non sentire il rimbombare dei cannoni, non terrorizzarsi al suono di un sibilo …

E’ dare speranza di un futuro di Pace a questi bambini.

E’ portarli via, anche se per pochi giorni, dalla maledetta guerra che dal 2014 insanguina l’Europa. Nel silenzio più assoluto dei media.

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