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VIVE NEL MONDO UNA DONNA …. UNA STORIA RUSSA

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Baba Ljuba con la Presidente Saltykova

 

Il Gruppo di volontariato delle Clinica RDKB di Mosca recentemente ha avuto in visita una vecchia amica – Nonna Ljuba. Baba Ljuba, così tutti chiamano questa donna straordinaria. Il suo stile di vita colpisce e sorprende. Rimasta senza marito molto giovane ha deciso di non risposarsi e vivere solo per il bene dei bambini. Così parlando con Dio, in piedi in chiesa ed in lacrime in ginocchio. Certo dove poteva avere bambini, lei non lo sapeva… Poi è arrivata la prima – Marina. Questo nel 1989.

 

I genitori naturali di Marina morirono in un incidente d’auto. La ragazza era molto malata. «Viviamo in un villaggio della regione di Krasnodar. Qui tutti sanno tutto di tutti … Iniziai ad andarla a trovare in ospedale, la curai. Poi la portai con me a casa. Ora Marina ha 29 anni e vive con me. Lei è disabile, si è sposata ma senza fortuna. Ha avuto due figli, i miei nipoti. Da allora da me sono passati più di 100 bambini. Li ho tutti curati, quelli sani non li voglio. Le mamma me li danno come fiori… Tutti ormai mi conoscono. Ecco, ad esempio, Ksenija la sua mamma me l’ha portata quando non ero in casa. Prima di lei ho preso suo fratello minore, aveva solamente 12 giorni di vita e pesava 900 grammi. Si vedeva solo un ciuffetto di capelli (ride). Quando sono venuta a prenderlo e ho visto che non era che un corpicino che respirava, rimasi così sconvolta che caddi insieme a lui per la strada in una buca. Oggi Vovka ha 10 anni

 

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Qualche bambino ha trovato famiglia. Ma io non perdo i contati con nessuno di loro. Qualcuno sta frequentando la scuola del corpo dei Cadetti, qualcuno già lavora ed ha famiglia». Ogni bambino la sua dura e unica storia. Ragazze, ragazzi… tutti preferiti e indimenticabili. Ed una volta è dovuta scappare a piedi nudi mentre la sua casa veniva distrutta da un’alluvione. «Qualche volta è stata dura, ho fatto la fame – dice Ljuba – ma non l’ho mai detto a nessuno … la gente mi chiedeva: come vivi? Rispondevo: meglio di tutti! – Ma come, tu non hai niente! – Ho qualcosa che voi non avete!».Impossibile raccontare tutte le storie che in quel giorno abbiamo ascoltato da Baba Ljuba. Fra tutte ci ha colpito il racconto di un bambino ceceno che ha preso la «nuova mamma» il terzo giorno dalla sua nascita. Era così debole che dovetti rimanere con lui in ospedale per sei mesi che non potè ritornare al suo villaggio. «Ho pregato… giorno e notte … pregato … Ora mio figlio ha 17 anni. Studia. Vuole diventare un militare … gli altri ragazzi c’è chi va a scuola, chi all’asilo».

 

Ora con lei vivono 9 bambini. Alla nostra domanda, come riesce a far tutto questo, non si stanca, Baba Ljuba inizia a ridere: «Non è possibile stancarsi di loro … I miei bambini si aiutano a vicenda. Grandi, piccoli … siamo tutti molto uniti».