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BESLAN: ALLORA SALVATI DALL’INFERNO DELLA SCUOLA, OGGI SALVANO IL PROSSIMO

 

GEORGIJ ILIN è un infermiere volontario. Studia presso l’Accademia medica dell’Ossezia del Nord.

 

Georgij oggi ha 23 anni. E’ uno studente di medicina. E’ stato uno dei primi nell’Ossezia del Nord-Alania che ha dato il consenso per operare, da volontario, nella “Zona rossa” Covid-19. Duro lavoro nei camici, con la maschera, turni straordinari. separazione dalla famiglia ed il rischio di contrarre l’infezione. Ma se tutto questo può spaventare chiunque può forse spaventare chi è sopravvissuto all’inferno della Scuola n. 1 di Beslan?

 

Georgij aveva sette anni quando fu preso in ostaggio il 1 settembre 2004. E’ sopravvissuto a quell’esperienza infernale grazie al salvataggio durante l’assalto delle Forze di sicurezza russe che liberarono la scuola. Fu uno dei 33 bambini che ospitammo a Trento subito dopo quella atroce esperienza.

 

È sopravvissuto allora e ha iniziato a salvare gli altri oggi.

 

 

 

OKSANA MAKIEVA oggi è medico infettivologo. Lavora presso la Clinica repubblicana.  

 

Oksana è una delle “Bambine di Beslan”, ostaggio della Scuola n. 1 della cittadina osseta che a 10 anni era nel cortile della Scuola n.1 con la sua mamma ed i suoi fratelli, per la festa del Nuovo Anno scolastico del 2004 …

 

Quando il 3 settembre i terroristi iniziarono a sparare la sua mamma, tenendola per mano, le disse: “Questo è un film, questo è un gioco°… Dopo la liberazione degli ostaggi solo Oksana ed un suo fratello di due anni sono riusciti a sopravvivere. Ma ferita, fu subito ricoverata in ospedale.

 

Fra quelle mura, quel dolore, Oksana incontrò un medico che si occupò di lei come fosse stata sua madre. Lì iniziò il suo sogno di diventare medico.

 

Oksana Makieva, uno dei primi medici ad entrare nella “Zona Rossa” Covid-19